Dio – Diritto – Denaro

Dio – Diritto – Denaro

Riflessioni su Dio, Diritto e Denaro

In un mondo complesso e interconnesso, le parole “Dio”, “Diritto” e “Denaro” si intrecciano in modi sorprendenti e significativi.

Ognuna di queste parole porta con sé una ricca storia e una serie di implicazioni che meritano di essere esplorate. In questa newsletter, approfondiremo il significato di ciascun termine e come interagiscono tra loro nella società contemporanea. (altro…)

Gioia o Felicità

Gioia o Felicità

La gioia: un viaggio interiore

La gioia è uno stato d’animo che tutti desideriamo raggiungere e sperimentare nella nostra vita. È un concetto complesso e oggettivo, mentre la felicità è soggettiva e può assumere significati diversi per ciascuno di noi. Tuttavia, ci sono alcuni elementi comuni che possono guidarci verso una vita più appagante e serena. (altro…)

Come demonizzare la guerra

Come demonizzare la guerra

Cosa è la guerra? La guerra è un fenomeno complesso che ha segnato profondamente la storia umana. Essa è generalmente definita come un conflitto armato tra gruppi organizzati, che può coinvolgere stati sovrani, coalizioni o individui e si manifesta attraverso la violenza, la distruzione e la morte. Le sue origini possono essere rintracciate in vari motivi, che spaziano da dispute territoriali e conflitti economici a motivi religiosi e culturali.

Ma scomponiamola nella definizione di male e bene.

Nel suo significato tradizionale, la guerra è un conflitto tra stati o gruppi per risolvere controversie, spesso legate a interessi ideologici ed economici. Il termine “guerra” deriva dall’alto tedesco antico *werran*, che significa “mischia” o “confusione”. Questo riflette l’essenza disordinata e distruttiva della guerra, che porta con sé conseguenze devastanti. Ma spesso anche tra due individui o la coppia marito e moglie avviene una “guerra”

Le guerre possono essere precedute da periodi di tensione e crisi, durante i quali le parti coinvolte percepiscono l’incompatibilità dei loro obiettivi. Le cause scatenanti possono includere:

  • Controllo delle risorse: guerre per l’accesso a risorse naturali limitate, come acqua e combustibili fossili, oramai date anche dall’importanza che abbiamo dato al denaro.
  • Dispute territoriali: conflitti per la definizione dei confini tra stati, e lo si vede anche tra animali, il mio spazio è mio e li mi sento protetto.
  • Motivi religiosi o culturali: guerre di religione o conflitti etnici che possono sfociare in violenza, il mio Dio e più bello del tuo.

Le conseguenze della guerra sono devastanti e si manifestano in vari ambiti. Tra i più gravi effetti troviamo:

  • Perdita di vite umane: le guerre causano un numero incommensurabile di morti e feriti. Se sono loro che la creano, loro ne subiscono.
  • Distruzione: le infrastrutture vengono danneggiate o distrutte, portando a crisi economiche e sociali.
  • Traumi psicologici: le esperienze traumatiche della guerra lasciano segni indelebili sulla salute mentale delle persone, in particolare dei bambini, compromettendo il loro sviluppo futuro.

Oggi, la guerra si presenta in forme diverse rispetto al passato. I conflitti moderni sono spesso caratterizzati da:

  • Urbanizzazione dei conflitti: le zone di combattimento si sono ampliate e urbanizzate, portando a un aumento della violenza nelle aree urbane.
  • Uso di armi avanzate: le tecnologie moderne hanno reso i conflitti più distruttivi, con conseguenze devastanti per le popolazioni civili.
  • Interventi umanitari: le guerre contemporanee complicano l’accesso umanitario, rendendo difficile fornire aiuti a chi ne ha bisogno.

La guerra è una realtà complessa che continua a influenzare le società moderne. Comprendere le sue cause e conseguenze è fondamentale per cercare di prevenire conflitti futuri e promuovere la pace. La riflessione su come la guerra viene raccontata e percepita è essenziale per mantenere viva la consapevolezza delle sue implicazioni etiche e sociali. Ma una delle cose che si dimentica spesso e che il male esiste per ricordare di “andare” verso il bene.

Come demonizzarla definendo il Bene e il Male?

Il Demonio è rappresentato dal Male, che come ho detto prima non puoi eliminarlo, ma solo ridurlo, viene definito anche “separazione” e la guerra rappresenta la differenza tra due cose che creano conflitto. Ma la Natura come si comporta con le differenze? Talvolta le cellule si respingono ed altre volte si attraggono. Così ci siamo adattati anche noi a cicli alternati, ad essere in attrazione e talvolta in repulsione.

In questo periodo storico parlo spesso degli strumenti che l’Evoluzione ci dona come il Bitcoin (Blockchain) e la Sovranità Individuale (Autodeterminazione). Ma la cosa determinante è la crescita della conoscenza e a monte ovviamente più importante, della Coscienza.

Per demonizzare… bisogna trascendere!

Alessandro Valerio “cocioale”

 

Il Papa come Anticristo

Il Papa come Anticristo

Il Papa come Anticristo: Un’interpretazione controversa (ovvio).

Questo articolo l’ho tirato fuori da AI ed i miei commenti sono in corsivo,

Fin dai tempi della Riforma protestante, alcune correnti cristiane hanno sostenuto l’idea che il Papa rappresenti la figura dell’Anticristo menzionata nell’Apocalisse di Giovanni. Questa interpretazione, seppur controversa, continua a circolare in alcuni ambienti religiosi e online. Ovviamente l’oste ti dirà sempre che il suo vino è buono…Credo sempre che le ideologia quando nascono sono in buona fede, poi l’essere umano le trasforma in obsolete.

1) Le origini dell’associazione Papa-Anticristo

L’associazione del Papa con l’Anticristo affonda le sue radici nel XVI secolo, quando Martin Lutero e altri riformatori protestanti accusarono il Papa di quell’epoca di essere la “bestia” e l’Anticristo dell’Apocalisse. Questa visione si basava principalmente sull’interpretazione di Apocalisse 17:9, dove si parla di “sette teste” che rappresentano “sette monti” su cui siede una donna simboleggiante un sistema malvagio. A parte la storia fatta da studiosi (quelli che vincono o pagano i mass media) io dico sempre “che io non c’ero” quindi non ero presente, ma pensiamo corretta. Come si fa a mettere la donna sempre come malvagia? Dove è la dualità umana? Ovvio che il clero cattolico è razzista, mentre il Maestro Gesù aveva Maria Maddalena vicino, una donna forte e sexy. 

2) Interpretazioni moderne

Anche se questa associazione è stata respinta dalla Chiesa cattolica, in alcuni ambienti protestanti e ortodossi l’idea che il Papa sia l’Anticristo continua a circolare. Alcuni siti web e pubblicazioni speculano su quale Papa attuale o futuro possa ricoprire questo ruolo. Ovviamente che la respingono, ma avete mai visto che il diavolo si presenti a voi con le corna e la coda e che sputi fuoco? Non credo propio, per ingannarvi verrà vestito di bianco candore e con le ali angeliche. Veramente il ruolo lo ha sempre avuto, mettiamoci anche i Papi passati, basta fare degli studi su Bonifacio VIII. Vi ricordo sempre di differenziare il Ruolo dall’Essere.

3) Reazioni e critiche

Tuttavia, molti teologi e studiosi ritengono che questa interpretazione sia errata e fuorviante. Alcuni sottolineano che l’Anticristo dovrebbe essere visto come una forza malvagia che agisce all’interno della Chiesa, piuttosto che identificandolo con una singola persona. Altri mettono in guardia dalle speculazioni che possono portare a un atteggiamento di sospetto e divisione tra i cristiani. La divisione di sicuro è simbolo di guerra è paura. Ovviamente se uno è un teologo studia gli Dei e non sono tutti solo della religione cattolica (sacro romano impero) che è differente dai cristiani (seguaci di Cristo), ve ne sono tanti altri. A mio parere non è errata e fuorviante questa interpretazione, anzi è perfettamente corretto ritenere il dogma cattolico obsoleto rispetto a quello che faceva il Maestro Gesù. Strano che non lo chiamano Anticrista 🙂

4) Conclusioni

Anche se l’idea del Papa come Anticristo continua a essere discussa in alcuni ambienti, la maggior parte dei cristiani e degli studiosi respinge questa interpretazione come errata e dannosa per l’unità della Chiesa. Piuttosto che concentrarsi su speculazioni, l’invito è a focalizzarsi sull’essenza del messaggio cristiano di amore, perdono e riconciliazione. I cristiani si devono svegliare, si dice infatti che Cristo non era un cristiano e Budda non era un buddista. Che sia dannosa per la Chiesa (cattolica) mi pare ovvio e per fortuna che lo è, ci sarebbe il Maestro Gesù in prima fila a protestare sul suo comportamento. Anche la parola speculazione la traviano nel significato e di certo amore e perdono non sanno neanche cosa sia. Chissà se riescono a riconciliarsi con le morti fatte nelle crociate e nel denaro tolto ai loro fedeli.

Alessandro Valerio “cocioale”

Il Cambiamento Planetario del 2012: Mai avvenuto?

Il Cambiamento Planetario del 2012: Mai avvenuto?

Questa edizione della newsletter è dedicata al tanto discusso cambiamento planetario del 2012. Non se ne sta parlando più, ma c’è realmente stato? teorie, speranze e paure dello sconosciuto per un’era di trasformazione globale. Esploriamo cosa significa realmente questo cambiamento e come può influenzare le nostre vite e il nostro pianeta.

Un’Analisi delle Profezie e delle Teorie

L’idea di un cambiamento significativo nel 2012 proviene in gran parte dal calendario Maya, che termina il suo ciclo di 5.125 anni proprio il 21 dicembre 2012. Questo ha portato molti a credere che ci sarà una sorta di evento apocalittico o un risveglio spirituale globale. Alcuni studiosi interpretano la fine del calendario Maya non come una fine definitiva, ma come un nuovo inizio, un ciclo di rinnovamento. In una conferenza mi chiesi come degli antichi studiosi potessero dimostrare avvenimenti avvenuti 300 milioni di anni fa, si ci sarà anche il test al carbonio, ma credo che lo studio dei Frattali si più appropriato per comprendere quello che succede in piccolo allora si ripete in grande.  Cos’è un Frattale? Un frattale è una struttura geometrica che possiede la proprietà di autosimilarità, ovvero, la sua forma è ricorsiva e si ripete a scale diverse. I frattali sono utilizzati per descrivere e modellare oggetti complessi trovati in natura, come le coste, le montagne, i fulmini, e le reti di drenaggio fluviale. Quindi da un piccolo pezzo di informazione puoi ricostruire ciò che avvenne in grande.

Risveglio Spirituale e Consapevolezza

Molte culture e comunità spirituali vedono il 2012 come un’opportunità per un risveglio collettivo della coscienza umana. Questo risveglio comporta una maggiore consapevolezza delle connessioni tra tutti gli esseri viventi e una spinta verso una vita più sostenibile e armoniosa con la natura. Questo movimento è sostenuto da una crescente attenzione alla meditazione, alla mindfulness e alla ricerca di una pace interiore. Difficile sapere dove andare se non si conosce da dove si parte. L’evoluzione è in continuo movimento, come nei primi 5.125 anni anche nel 2012 è avvenuto qualcosa (lo si vede quando ci facciamo domande su come la gente sia diventata incoerente e il sistema non più sostenibile). Soltanto che il nostro paragone del tempo vorrebbe tutto subito e che l’effetto 2012 sia visibile nell’arco di un anno o allo scadere del 12 dicembre, cosa che invece avviene nell’arco di (forse) 50 anni.

Scienza e Cambiamento Climatico

Dal punto di vista scientifico, il 2012 non rappresenta alcun evento catastrofico previsto. Tuttavia, è innegabile che il nostro pianeta sta attraversando cambiamenti climatici significativi. Le temperature globali stanno aumentando, i ghiacciai si stanno sciogliendo e gli eventi meteorologici estremi stanno diventando più frequenti. Questi cambiamenti richiedono un’azione urgente e collettiva per mitigare gli effetti del riscaldamento globale e proteggere il nostro ambiente. Su questo sono in disaccordo, che ci siano dei cambiamenti è ovvio, ci sono sempre stati (è naturale) ma che se ne parli come disastri è un errore, perché noi ragioniamo con il cervello limbico, ed usiamo sempre dei paragoni ra buono e cattivo, cosa che l’Universo non fa. Io sono convinto che la Natura (con noi dentro) sa quello che deve fare.

Tecnologia e Innovazione

Il 2012 ha visto anche incredibili avanzamenti tecnologici che stanno trasformando il modo in cui viviamo e lavoriamo. Dalle energie rinnovabili alle innovazioni in campo medico, la tecnologia sta aprendo nuove possibilità per affrontare le sfide globali. La crescente interconnessione attraverso internet e i social media facilita una maggiore collaborazione internazionale e la condivisione delle conoscenze. Anche qui le sfide globali si vedono dalle piccole sfide quotidiane ( come dicevamo dei Frattali quello che è in grande, è anche in piccolo) e la tecnologia che trasforma il mondo lo ha sempre fatto, soltanto che diamo valore solo a quella dell’Uomo e non consideriamo quella più potente che è dettata dalla Natura, sostenuta dalla Evoluzione.

Un Appello all’Azione

Indipendentemente dalle credenze personali (spero sempre positive) riguardo al 2012, è chiaro che ci troviamo in un momento cruciale della storia umana. È un’opportunità per riflettere sul nostro impatto sul pianeta e per agire con responsabilità e compassione. Possiamo scegliere di essere agenti di cambiamento positivo, promuovendo la sostenibilità, l’equità e il vivere in armonia con l’Evoluzione.

Ti invito a partecipare a eventi locali in saletta in Via Settefontane 3/a a Trieste, dedicati alla Crescita Evolutiva, alle Libertà Personali e Spirituali per la connessione con l’ambiente, con il prossimo e al miglioramento della comunità. Insieme, possiamo fare la differenza e costruire un futuro più luminoso e prospero. Vedi il Calendario Twimt.

Grazie per essere parte della nostra comunità e per il tuo impegno verso un mondo migliore.

Con gratitudine,

Alessandro “cocioale”

Resilienza economica e autonomia locale

Resilienza economica e autonomia locale

Immagina Trieste con un sistema economico basato su scambi locali e l’uso di una moneta interna. Questo modello potrebbe significativamente aumentare la resilienza economica della città, rendendola meno vulnerabile alle fluttuazioni delle economie esterne e globalizzate. In un mondo sempre più interconnesso, le crisi economiche globali possono avere effetti devastanti sulle economie locali. Tuttavia, un sistema che promuove gli scambi locali e utilizza una moneta interna potrebbe fungere da scudo contro queste turbolenze. (altro…)

Scambi culturali e conoscenze locali

Scambi culturali e conoscenze locali

Immagina un mercatino locale a Trieste, dove ogni bancarella non è solo un punto di vendita, ma un crocevia di scambi culturali e di condivisione delle conoscenze locali. Questo tipo di mercato avrebbe un ruolo fondamentale nel valorizzare le tradizioni e le competenze dei cittadini. Partecipare a un mercatino del genere significa immergersi in un ambiente ricco di storie, esperienze e saperi che vengono trasmessi da generazione in generazione.

In un contesto così dinamico, i cittadini di Trieste avrebbero l’opportunità di conoscere meglio le tradizioni locali, riscoprendo usanze e pratiche artigianali che rischiano di andare perdute. Gli artigiani e i produttori non solo venderebbero i loro prodotti, ma racconterebbero le storie dietro ogni creazione, trasmettendo competenze e tecniche particolari. Questo tipo di interazione diretta favorisce un profondo apprezzamento per il lavoro manuale e per le radici culturali della comunità.

Il mercatino diventerebbe anche un punto di incontro per diverse culture presenti a Trieste, creando un melting pot di idee e tradizioni. Cittadini di diverse origini potrebbero condividere le loro culture culinarie, artistiche e artigianali, arricchendo l’esperienza complessiva del mercato. Questo scambio culturale favorisce la comprensione reciproca e la coesione sociale, rendendo la comunità più aperta e inclusiva.

Oltre alla vendita di beni, il mercatino potrebbe ospitare workshop, dimostrazioni e eventi culturali. Ad esempio, un artigiano potrebbe insegnare ai giovani come lavorare il legno, o una nonna triestina potrebbe mostrare come preparare un piatto tradizionale. Questi momenti di condivisione non solo preservano le tradizioni, ma le rendono vive e accessibili alle nuove generazioni.

La condivisione delle conoscenze locali non si limita alle arti manuali. Gli agricoltori potrebbero scambiare tecniche di coltivazione sostenibile, o gli appassionati di storia locale potrebbero organizzare tour guidati per raccontare storie dimenticate della città. Ogni interazione al mercato arricchisce il patrimonio culturale di Trieste e rafforza il senso di comunità.

In conclusione, un mercatino locale a Trieste non sarebbe solo un luogo di commercio, ma un vero e proprio hub culturale. Favorendo gli scambi culturali e la condivisione delle conoscenze locali, contribuirebbe a mantenere vive le tradizioni, promuovere la coesione sociale e creare un ambiente dove ogni cittadino può sentirsi parte di una ricca e variegata comunità. Questo mercatino diventerebbe il cuore pulsante della vita culturale triestina, un luogo dove passato e presente si incontrano per costruire un futuro condiviso.

Alessandro

Accessibilità e inclusività economica

Accessibilità e inclusività economica

Immagina un mercatino locale a Trieste, dove l’assenza di burocrazia rende beni e servizi accessibili a tutti i cittadini, indipendentemente dal loro reddito. Questo tipo di mercato potrebbe avere un impatto straordinario sull’inclusività economica della città. Senza le complicazioni burocratiche e i costi associati, le persone avrebbero accesso a una varietà di prodotti e servizi a prezzi più convenienti. Questo è particolarmente importante per le famiglie a basso reddito, che spesso faticano a permettersi beni essenziali.

Un mercatino senza burocrazia elimina molte delle barriere economiche che spesso limitano l’accesso ai mercati tradizionali. Ad esempio, i costi di licenze, permessi e altre formalità legali possono essere proibitivi per piccoli commercianti e artigiani. Senza queste spese, i venditori possono offrire i loro prodotti a prezzi più bassi, rendendoli più accessibili per tutti i cittadini. Inoltre, la riduzione dei costi operativi incoraggia più persone a partecipare al mercato, aumentando la diversità e l’offerta di beni e servizi disponibili.

Questo tipo di mercato potrebbe anche favorire l’inclusività sociale. Un mercatino accessibile a tutti diventa un luogo di incontro dove persone di diverse estrazioni sociali possono interagire, scambiarsi idee e costruire relazioni. Questa dinamica contribuisce a creare una comunità più coesa e integrata, dove ogni individuo si sente parte di un tessuto sociale solidale e collaborativo.

L’accessibilità economica non riguarda solo i prezzi più bassi, ma anche la possibilità di partecipare come venditori. Per molti, aprire una bancarella in un mercatino locale potrebbe rappresentare un’opportunità per avviare una piccola attività, sperimentare idee imprenditoriali e migliorare la propria situazione economica. Senza barriere burocratiche, il mercato diventa un vero e proprio trampolino di lancio per nuovi imprenditori.

Inoltre, un mercatino inclusivo promuove il commercio di beni e servizi locali, riducendo la dipendenza da prodotti importati e sostenendo l’economia locale. Questo crea un ciclo virtuoso, dove il denaro speso nel mercato rimane nella comunità, contribuendo a migliorare il benessere economico complessivo di Trieste.

In conclusione, un mercatino locale senza burocrazia a Trieste potrebbe rivoluzionare l’accessibilità e l’inclusività economica. Offrendo beni e servizi a prezzi accessibili e rimuovendo le barriere economiche per i venditori, questo tipo di mercato favorirebbe una comunità più equa, coesa e prospera, dove ogni cittadino ha la possibilità di partecipare e beneficiare delle opportunità economiche locali.

Alessandro

Incentivazione della creatività e dell’artigianato locale

Incentivazione della creatività e dell’artigianato locale

Immagina un mercatino locale a Trieste, libero da burocrazia, dove gli artigiani e i piccoli produttori possono vendere le loro creazioni direttamente ai cittadini. Questo tipo di mercato rappresenterebbe un grande incentivo per la creatività e l’artigianato locale. Senza le complessità burocratiche, gli artigiani avrebbero la libertà di concentrarsi sulla qualità e l’originalità dei loro prodotti, potendo così esprimere al meglio il loro talento e la loro inventiva.

Un mercatino del genere sarebbe un vero e proprio incubatore di creatività. I cittadini avrebbero accesso a una vasta gamma di prodotti unici, realizzati con cura e passione, che non si trovano nei negozi tradizionali. Questo non solo arricchirebbe l’offerta del mercato, ma permetterebbe anche agli artigiani di sperimentare nuove idee e tecniche, sapendo di avere un pubblico pronto ad apprezzare e supportare il loro lavoro.

Per i piccoli produttori, il mercatino rappresenterebbe un’opportunità preziosa per farsi conoscere e creare una clientela fidelizzata. Senza i costi e le complicazioni legate alla burocrazia, potrebbero vendere i loro prodotti a prezzi più accessibili, aumentando così le loro vendite e la sostenibilità del loro lavoro. Inoltre, il contatto diretto con i clienti permetterebbe di ricevere feedback immediati, utili per migliorare e adattare la propria offerta.

Il mercatino locale contribuirebbe anche a preservare e valorizzare le tradizioni artigianali di Trieste. In un’epoca dominata dalla produzione industriale, gli oggetti fatti a mano raccontano storie di maestria e dedizione, mantenendo vive tecniche e saperi tramandati di generazione in generazione. I visitatori del mercatino non comprerebbero solo un oggetto, ma un pezzo di cultura e storia locale.

Inoltre, un mercatino del genere favorirebbe l’interazione e la collaborazione tra gli artigiani stessi. Potrebbero nascere nuove idee, progetti condivisi e sinergie che rafforzerebbero ulteriormente il tessuto economico e creativo della città. Eventi e workshop organizzati all’interno del mercato potrebbero attrarre visitatori anche da fuori Trieste, creando un circolo virtuoso di crescita e sviluppo.

In conclusione, un mercatino senza burocrazia a Trieste rappresenterebbe una potente leva per incentivare la creatività e l’artigianato locale. Offrirebbe un palcoscenico ideale per gli artigiani e i piccoli produttori, valorizzando il loro lavoro e contribuendo a creare una comunità più ricca, vivace e culturalmente integrata.

Alessandro

Come faccio a stampare i soldi

Come faccio a stampare i soldi

Oggi ho chiesto alla EyAi “come faccio a stampare i soldi legalmente?” e mi risponde che é una prerogativa esclusiva della Banca d’Italia che sotto supervisione della BCE è bla bla bla…

Interessante è che mi ha anche detto “Per chi non è un ente autorizzato qualsiasi tentativo di stampa denaro è considerato falsificazione ed è severamente punito dalla legge” a prescindere che magari ci sarà stato anche qualche caso in cui non si punisce severamente, nel senso che per divertimento un giudice ti può punire. 🙂

Il testo continua con “per l’individuo e le imprese ottenere denaro legalmente comporta guadagnarlo attraverso attività lavorative investimenti prestiti concessi banche e istituzioni” bla bla bla…

Quindi il denaro non lo puoi stampare tu (te lo devi sudare), questo c’è l’hanno sempre insegnato a scuola, non puoi stampare denaro perché prerogativa della banca Invece tutti gli individui privati che sono in realtà il vero Popolo Sovrano, non possono stamparlo anche se ne avrebbero la vera proprietà.

Da un certo punto di vista se pensi che c’è una persona più esperta di te che sa come funziona tutto l’equilibrio economico fra paesi o all’interno di un paese, allora è giusto che lo faccia lui. Ma in realtà secondo me, se fosse così esperto con lo “strumento” chiamato denaro, le cose funzionerebbero bene e non male come funzionano adesso.

Invece con l’avvento del Bitcoin di questo cambiamento evolutivo tutti si sono messi a stampare denaro (crypto) vedi come la DeFi (Finanza Decentralizzata), se vai sull’elenco delle cryptovalute  oramai ce ne sono ventimila io che ho iniziato nel 2011 ce n’erano molto poche e il primo è ovviamente il Bitcoin perché è il più importante è più sicuro.

tutti gli altri sono un po’ un problema perché sono stampati a caso cioè da chi magari non lo sa come funziona L’economia, in realtà è una cosa che pian piano la si può apprendere con semplici studi. Io mi ricordo con la Banca Etica quando è nata ho preso un’azione (una quota) a Padova nel il mio ristorante venivano a mangiare i fondatori, e adesso è diventata mezza azione, gliel’ho pure lasciata perché vogliono i soldi per riprendermi questa azione. Mi sembra poco “etico”.

In una cosa del genere non c’è fluidità nel denaro, non c’è un ragionamento che possa portare alla semplicità e il funzionamento di uno strumento, quando tu sei esperto nel costruire una sedia allora la sai fare, funziona bene, quando tu non sei esperto e ti metti a stampare denaro e non sai neanche cos’è lo strumento, è ben difficile ti riesca bene.

Vi lascio con questo pensiero, magari ne possiamo discutere nei corsi o nelle riunioni che tengo giù in saletta a Trieste, ogni giovedì dalle 19 alle 21 sono lì, mandatemi un messaggio e ne discutiamo, ovviamente il tema è l’economia con le cryptovalute e di tutto quello che può funzionare e che serve a migliorare questo nostro mondo.

Alessandro “cocioale”

Vedi il Calendario

Sostenibilità e riduzione degli sprechi

Sostenibilità e riduzione degli sprechi

Immagina un mercatino locale a Trieste dove i cittadini si scambiano beni usati e servizi. Questo tipo di mercato non solo favorirebbe l’economia locale, ma avrebbe anche un impatto positivo sulla sostenibilità ambientale. Lo scambio di beni usati rappresenta una delle forme più efficaci di riduzione degli sprechi. Invece di finire in discarica, oggetti ancora utili trovano una nuova vita nelle mani di chi ne ha bisogno, riducendo così la quantità di rifiuti prodotti.

Inoltre, questo sistema promuove il riuso, una pratica essenziale per una gestione sostenibile delle risorse. Gli oggetti che una persona non usa più possono essere estremamente utili per qualcun altro, prolungando la vita dei prodotti e riducendo la domanda di nuove risorse. Questo processo aiuta a diminuire l’impatto ambientale legato alla produzione e al trasporto di nuovi beni, che spesso comportano elevati consumi energetici e l’emissione di gas serra.

Il mercatino locale favorirebbe anche la cultura della riparazione. Invece di gettare via oggetti danneggiati, le persone potrebbero cercare chi è in grado di ripararli, sostenendo così artigiani e piccoli imprenditori locali specializzati in riparazioni. Questo non solo ridurrebbe gli sprechi, ma anche la necessità di nuove materie prime, contribuendo a una significativa riduzione dell’impatto ecologico complessivo.

Partecipare a un mercatino del genere sensibilizzerebbe i cittadini sulla necessità di un consumo più consapevole e responsabile. In un’era di consumismo sfrenato, tornare a pratiche di scambio e riuso può portare a una maggiore consapevolezza delle risorse limitate del nostro pianeta e dell’importanza di preservarle. Inoltre, il mercatino potrebbe diventare un luogo di educazione ambientale, dove organizzare workshop e eventi per insegnare pratiche di riuso, riciclo e riparazione.

In conclusione, un mercatino locale basato sullo scambio di beni usati e servizi a Trieste non solo ridurrebbe gli sprechi, ma promuoverebbe una cultura di sostenibilità e responsabilità ambientale. Questo modello potrebbe fare da esempio per altre comunità, dimostrando che piccole azioni locali possono avere un grande impatto globale.

Alessandro

Evento a Porte Aperte al Centro Studi

Evento a Porte Aperte al Centro Studi

Ospite in sala Vito Potenza, che ci parlerà degli sviluppi del Governo Provvisorio del TLT nelle sessioni all’ONU e della Carta di Generalità.

  1. Parleremo della situazione attuale del Territorio Libero di Trieste.
  2. Della visita recente all’ONU a Ginevra in occasione del 16° forum sulle minoranze.
  3. Quali sono i punti sono stati presentati e qual’è il trattamento ricevuto.
  4. Cosa prevede per il futuro del Territorio Libero.
  5. Cosa sono le Carte di Generalità che stiamo facendo.

In video diretta sui canali del Centro Studi Eventi Condivisi su Facebook – Youtube –  Odysee – Twitch

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Vedere altre date nel Calendario Twimt, in sala a Trieste.

Siete i Benvenuti https://ilcentrostudi.com

Porte Aperte con Vito Potenza
Benefici economici della moneta locale

Benefici economici della moneta locale

Immagina Trieste con una moneta locale interna che rivoluziona il modo in cui i cittadini commerciano tra loro. L’introduzione di una moneta locale avrebbe un impatto economico significativo, stimolando l’economia locale in modi che non si immaginano. Innanzitutto, una moneta locale incentiverebbe il commercio tra i residenti, mantenendo i capitali all’interno della comunità. Questo significa che i soldi guadagnati e spesi rimarrebbero a Trieste, sostenendo i negozi locali, gli artigiani e i produttori.

Un altro vantaggio chiave è la riduzione della fuga di capitali. Con una moneta locale, i cittadini sarebbero più inclini a spendere i loro soldi nei negozi e nei servizi del posto invece di rivolgersi a catene internazionali o acquisti online fuori città. Questo favorirebbe un’economia circolare, dove ogni euro speso genera ulteriori benefici economici per la comunità, creando un effetto moltiplicatore positivo.

Inoltre, l’uso di una moneta locale potrebbe incentivare l’innovazione e la diversificazione dell’economia triestina. I piccoli imprenditori avrebbero l’opportunità di emergere e prosperare, offrendo prodotti unici e servizi personalizzati che rispondono meglio alle esigenze locali. Questo porterebbe anche alla creazione di nuovi posti di lavoro, riducendo la disoccupazione e migliorando il benessere generale della città.

Una moneta locale potrebbe anche promuovere un’economia più resiliente. In tempi di crisi economica globale, Trieste potrebbe contare su un sistema economico autonomo e meno vulnerabile alle fluttuazioni esterne. Questo sistema incoraggerebbe la collaborazione tra i cittadini, rafforzando ulteriormente il tessuto economico e sociale della città.

Infine, l’adozione di una moneta locale potrebbe stimolare una maggiore consapevolezza sul consumo responsabile. I cittadini sarebbero più attenti a come e dove spendono i loro soldi, preferendo sostenere attività che rispettano l’ambiente e promuovono pratiche sostenibili. In conclusione, una moneta locale non solo stimolerebbe l’economia di Trieste, ma contribuirebbe a creare una comunità più forte, autosufficiente e sostenibile.

Alessandro

Promozione della comunità locale

Promozione della comunità locale

Immagina un mercatino locale a Trieste dove i cittadini possono scambiarsi beni e servizi senza alcuna burocrazia e utilizzando una moneta locale interna. Questo tipo di mercato potrebbe fare miracoli per la comunità. Senza le solite complicazioni burocratiche, le persone si sentirebbero più libere di partecipare, promuovendo un forte senso di appartenenza e coesione sociale. È sorprendente come un semplice mercato possa rafforzare i legami comunitari!

Inoltre, questo mercatino sarebbe un luogo dove i cittadini di Trieste potrebbero incontrarsi regolarmente, creando un ambiente vivace e pieno di energia positiva. I benefici culturali sarebbero enormi, con la possibilità di condividere storie, tradizioni e conoscenze locali. Le persone potrebbero scoprire di più sui loro vicini e sulle loro competenze, creando una rete di supporto reciproco.

Un mercatino così potrebbe anche diventare un vero e proprio hub culturale, dove si organizzano eventi, workshop e altre attività che coinvolgono tutta la comunità. Immagina laboratori di artigianato, spettacoli di musica locale, e tanto altro! Tutto questo rafforzerebbe l’identità culturale di Trieste, rendendo la città ancora più affascinante e unica.

In sostanza, un mercatino senza burocrazia e con una moneta locale non solo faciliterebbe lo scambio di beni e servizi, ma contribuirebbe anche a creare una comunità più unita, vivace e culturalmente ricca. Trieste diventerebbe un esempio di come il commercio locale possa fare la differenza nella vita quotidiana delle persone.

Alessandro

Scambi Commerciali Antichi

Scambi Commerciali Antichi

Scambi Commerciali Antichi: La Trama Inestricabile delle Relazioni Globali.

Da millenni, il commercio ha svolto un ruolo fondamentale nella storia dell’umanità, intrecciando culture, economie e popoli lontani tra loro. Gli antichi scambi commerciali tra persone di diversi paesi rappresentano la tessitura intricata delle relazioni globali che hanno modellato il mondo come lo conosciamo oggi.

Le rotte commerciali antiche, come la Via della Seta, le rotte marittime nel Mediterraneo e nell’Oceano Indiano, e i sentieri commerciali trans-Sahariani, erano le arterie vitali attraverso cui idee, merci e culture fluivano da un continente all’altro. Questi scambi non erano semplicemente uno scambio di merci, ma anche un intreccio di idee, tecnologie e pratiche culturali.

Uno degli esempi più iconici di scambi commerciali antichi è la Via della Seta, che collegava l’Asia orientale con il Mediterraneo. Lungo questa rotta, mercanti cinesi, indiani, persiani, arabi e romani si incontravano per scambiare seta, spezie, gioielli, porcellane e altro ancora. Questi scambi non solo arricchivano le economie coinvolte, ma anche promuovevano lo scambio di conoscenze scientifiche, artistiche e religiose.

Nel Mediterraneo antico, le città-stato come Atene, Sparta, Cartagine e Roma prosperavano grazie al commercio marittimo. Le navi cariche di grano, olio d’oliva, vino, ceramica e altri prodotti attraversavano il Mediterraneo, collegando l’Egitto, la Grecia, la Siria, l’Italia e altre regioni. Questi scambi non solo soddisfacevano le esigenze materiali delle popolazioni coinvolte, ma anche favorivano lo scambio di idee filosofiche, artistiche e politiche che avrebbero plasmato la storia occidentale.

Nell’Oceano Indiano, le rotte commerciali collegavano l’India, il Sud-est asiatico, il Medio Oriente e l’Africa orientale. Le merci preziose come le spezie, i tessuti, i metalli e le gemme viaggiavano su dhow e giungla, consentendo lo scambio di culture, lingue e religioni lungo le coste dell’oceano.

Anche l’Africa non era estranea agli scambi commerciali antichi. Le rotte trans-Sahariane collegavano l’Africa occidentale con il Mediterraneo, consentendo lo scambio di oro, sale, schiavi, avorio e altri beni preziosi. Questi scambi non solo influenzavano le economie regionali, ma anche contribuivano alla diffusione di religioni come l’Islam e al flusso di idee e tecnologie tra l’Africa e il mondo islamico.

Gli antichi scambi commerciali non erano privi di sfide. Le rotte erano spesso pericolose a causa di briganti, conflitti armati e condizioni meteorologiche avverse. Tuttavia, il desiderio di profitto, la sete di conoscenza e la curiosità verso l’altro continuavano a spingere i commercianti ad attraversare terre sconosciute e mari pericolosi.

Oggi, mentre il mondo è più connesso che mai grazie alla globalizzazione e alla tecnologia moderna, è importante ricordare le radici profonde degli antichi scambi commerciali che hanno plasmato le fondamenta delle relazioni globali. Questi scambi non solo hanno trasformato le economie e le culture, ma hanno anche dimostrato la capacità dell’umanità di superare le barriere geografiche e culturali per collaborare, imparare e prosperare insieme.

In conclusione, gli antichi scambi commerciali tra persone di diversi paesi sono stati il fulcro delle relazioni globali per millenni, creando un tessuto intricato di connessioni economiche, culturali e sociali che continuano a influenzare il mondo moderno.

Alessandro “cocioale” Valerio

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Alterna il compratore e il venditore

Alterna il compratore e il venditore

Come mai c’è differenza tra venditore e compratore? se ognuno di noi si alternasse come in un mercatino locale?

La differenza tra venditore e compratore è una caratteristica intrinseca dei mercati, sia fisici che virtuali, e deriva dalla natura stessa dello scambio commerciale. Ecco alcune ragioni per cui esiste questa distinzione:

1. **Ruoli complementari**: Nella dinamica degli scambi commerciali, il venditore offre beni o servizi in cambio di denaro o altri beni. Il compratore, d’altro canto, cerca di acquisire i beni o i servizi offerti dal venditore. Questi due ruoli sono complementari e fondamentali per il funzionamento del mercato.

2. **Specializzazione e competenza**: Spesso il venditore ha una competenza specifica o una risorsa che il compratore desidera acquisire. Il venditore può aver investito tempo e risorse nello sviluppo di prodotti o servizi, mentre il compratore potrebbe non avere le stesse competenze o risorse disponibili per produrre o ottenere gli stessi beni o servizi autonomamente.

3. **Divisione del lavoro**: La divisione del lavoro è una delle basi dell’economia moderna. Consentendo a individui o aziende di specializzarsi nella produzione di determinati beni o servizi, si aumenta l’efficienza complessiva del sistema economico. Il venditore si specializza nella produzione o nell’offerta di specifici beni o servizi, mentre il compratore si specializza nell’acquisizione di beni o servizi che soddisfano le proprie esigenze.

Se ognuno di noi si alternasse come in un mercatino locale, potremmo osservare una dinamica più fluida e flessibile, in cui le persone assumono temporaneamente il ruolo di venditore o compratore a seconda delle loro esigenze e risorse disponibili. Tuttavia, è probabile che comunque si verifichino differenze di competenze, risorse e interessi tra gli individui, che porterebbero alla persistenza di una distinzione tra venditore e compratore, anche se più fluida rispetto a un contesto commerciale tradizionale.

Alessandro “cocioale” Valerio

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Un Marketplace che Utilizza le Criptovalute

Un Marketplace che Utilizza le Criptovalute

Vantaggi di un Marketplace che utilizza le cryptovalute.

1. **Efficienza delle transazioni**: I marketplace che accettano criptovalute offrono un modo efficiente per effettuare transazioni online. Eliminano la necessità di intermediari finanziari e riducono i tempi di elaborazione dei pagamenti, consentendo agli acquirenti e ai venditori di concludere gli scambi in modo rapido e diretto. (altro…)

Perché un Mercato Libero

Perché un Mercato Libero

Ho riaperto il sito del FMT Free Market di Trieste, da quando lo ha fondato nel 2018 rimane un progetto innovativo e la connessione con le Blockchain e la Holacracy (Sociocrazia) ne risalta tutto il suo potenziale. Nata dal concetto, esistente dal 1947, di Territorio Libero di Trieste. Vuole essere una piattaforma di scambio tra Cittadini ed Attività …Creando Ricchezza. Registratevi  QUI  per dar valore al libero commercio senza tanta burocrazia. (per adesso ancora gratuito).

Come fa la valùta a ri-vàlutare i confini? I confini sono influenzati dalla valuta principalmente a causa del ruolo cruciale che i tassi di cambio di valuta svolgono nel determinare i prezzi dei beni e dei servizi attraverso i confini. I tassi di cambio di valuta possono avere un impatto significativo sui prezzi dei prodotti importati ed esportati tra i paesi, influenzando direttamente le transazioni commerciali e le relazioni economiche internazionali. Inoltre, le pratiche di prestito e di scambio di valute possono essere utilizzate come strumenti di diplomazia finanziaria, influenzando insegnano le dinamiche politiche ed economiche tra le nazioni. Quindi come diceva Rothschild “Datemi il controllo della moneta di una nazione e non mi importa di chi farà le sue leggi”

La valuta può variare la stabilità politica di un paese in diversi modi. Uno degli impatti principali è attraverso la politica monetaria, che è il modo in cui un paese regola l’offerta di denaro e il costo del denaro nell’economia. Le decisioni sulla politica monetaria, come la gestione dei tassi di interesse e la quantità di denaro in circolazione, possono avere conseguenze significative sulla stabilità economica e politica di un paese. Ad esempio, se una valuta perde valore rapidamente a causa di politiche monetarie instabili, ciò può portare a un aumento dell’aumento ea una lasciata del potere d’acquisto dei cittadini, generando instabilità economica e sociale che può ridurre la stabilità politica. Più precisamente una moneta perde valore perché se ne stampa tanta, come all’incontrario può esserci un aumento di produzione di un prodotto con poca richiesta dello stesso.

Bello il detto: l’acqua è molto importante e non gli diamo valore, mentre l’oro non serve a niente è lo valutiamo tanto.

Inoltre, le fluttuazioni della valuta possono influenzare le esportazioni e le esportazioni di un paese, incidendo sull’equilibrio commerciale e sulle relazioni internazionali. Se una valuta si indebolisce e diventa instabile, ciò può portare a tensioni politiche interne ed esterne, poiché i cittadini possono reagire negativamente a un calo del loro tenore di vita e i partner commerciali possono essere influenzati dalle variazioni della valuta. In sintesi, la valuta di un paese e le decisioni di politica monetaria adottate possono avere un impatto significativo sulla stabilità politica, economica e sociale, poiché influenzano direttamente la vita quotidiana dei cittadini, le relazioni commerciali internazionali e la fiducia nei confronti delle istituzioni governative.

Per non entrare troppo nel tecnicismo politico guardate i mercatini della piazza, quanto bello è vedere la gente che si scambia le cose. Come mi dicevano in India dopo l’acquisto e la transazione: siamo felici entrambi se entrambi ci siamo scambiati qualcosa! Nel Libero Mercato di Trieste vogliamo essere felici ed eliminare il “Non se pol”.

Infatti scriviamo sul sito web: “I confini delle Nazioni non determinano una separazione … ma il rispetto delle relazioni culturali”

Un interessante studio che vi consiglio leggere sul Territorio Libero di Trieste è questo:  Riflessioni sullo Status del TLT .

Alessandro “cocioale” Valerio

Earn Points with the Blog

Earn Points with the Blog

I am studying how each of us can earn Points in the Affiliate Office (transformable into Crypto Moneta Triestina) by writing or reading articles in the Blog. Write in the comments if you like the idea or have any suggestions 🙂

Mi piace l’idea! Offrire la possibilità di guadagnare punti nell’Ufficio Affiliazione attraverso la scrittura o la lettura di articoli nel Blog è un’ottima strategia per coinvolgere gli utenti e incentivare la partecipazione attiva alla community. Ecco alcuni suggerimenti:

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3. **Feedback e valutazioni**: Incoraggia gli utenti a fornire feedback sugli articoli letti o scritti. Questo non solo aiuta a migliorare la qualità del contenuto, ma offre anche un’opportunità per guadagnare punti extra.

4. **Premi aggiuntivi**: Considera l’idea di offrire premi aggiuntivi o bonus per determinati obiettivi raggiunti, come il numero di articoli pubblicati o il numero di lettori raggiunti.

5. **Trasparenza e sicurezza**: Assicurati che il sistema di assegnazione e conversione dei punti sia sicuro e trasparente. Utilizza tecnologie crittografiche o blockchain per garantire l’integrità del sistema e la sicurezza delle transazioni.

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Sono convinto che con un’implementazione oculata e coinvolgente, il programma di guadagno di punti nell’Ufficio Affiliazione tramite il Blog sarà un successo e contribuirà a creare una community vibrante e attiva.

Alessandro “cocioale” Valerio

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La Cultura del Lavoro: Tendenze, Sfide e Stupidità

La Cultura del Lavoro: Tendenze, Sfide e Stupidità

Nel panorama lavorativo attuale, la cultura del lavoro sta subendo profonde trasformazioni, influenzate da una serie di fattori che vanno dalla tecnologia all’evoluzione delle aspettative dei dipendenti. Questo è quello che mi dice la AI… Ma di sicuro stiamo scoprendo che lavora è diventato inutile. La vera ricerca è sul Denaro! Voglio premettere quello che è lo studio della parola Lavoro, nella nostra lingua sembra più un “ammazzarsi di fatica” mentre in altre lingue si distingue la passione (work) dal dovere (Job).

Evoluzione della Cultura del Lavoro

La cultura del lavoro sta passando da un modello tradizionale basato sull’orario fisso e sulla presenza in ufficio a un approccio più flessibile e orientato ai risultati. Il lavoro agile, il telelavoro e la flessibilità nell’organizzazione del tempo stanno diventando sempre più diffusi, consentendo ai dipendenti di conciliare meglio vita professionale e personale. Forse per certi aspetti di lavoro, ma di sicuro quando il raccolto è pronto, non puoi stare a casa, il tuo stomaco quando ha fame deve mangiare.

Importanza dell’Equilibrio tra Vita Professionale e Personale

L’equilibrio tra vita professionale e personale è diventato un tema centrale nella cultura del lavoro moderna. Le aziende stanno riconoscendo l’importanza di promuovere il benessere dei dipendenti attraverso politiche di welfare aziendale, programmi di supporto psicologico e iniziative per favorire uno stile di vita sano. Ancora una volta una separazione, ma il “pensiero” di una azienda è diverso, come si fa a produrre e vendere qualcosa senza profitto? Il welfare è una cretinata e l’istinto umano vuole mangiare senza fatica. Mentre lo stile di vita sano vuol dire anche faticare. Per fare questo distinguo bisogna conoscere cosa significa “Essere” e “Ruolo”.

Tecnologia e Innovazione

La tecnologia sta rivoluzionando il modo in cui lavoriamo, consentendo la collaborazione remota, l’automazione dei processi e l’accesso a strumenti sempre più avanzati. L’intelligenza artificiale, la realtà aumentata e la comunicazione digitale stanno ridefinendo i confini del lavoro e aprendo nuove opportunità per l’efficienza e la produttività. Giusto ma anche un libro è tecnologia e all’epoca della sua scoperta vi è stato anche li un salto veloce sulla efficenza e produttività. Lo vediamo nella AI dove spesso crediamo alle stupidaggini che ci vengono risposte e dobbiamo dirgli noi cosa in realtà è giusto.

Diversità e Inclusione

La cultura del lavoro moderna pone sempre maggiore enfasi sulla diversità e inclusione. Le aziende stanno lavorando per creare ambienti di lavoro inclusivi, promuovendo la diversità di genere, etnia, background e abilità per favorire un clima di collaborazione e creatività. A leggere le parole mi sembrano opposte, sono diverso e mi includi in un gruppo. e quando sono dentro? mantengo la mia diversità? Ma se si stà azzerando la creatività imponendo dei protocolli che ci rendono sempre più impossibilitati a cambiare le cose? Sono andato a caricare di soldi una carta di debito e mi hanno chiesto il tesserino sanitario. Perché? Posso usare i soldi sono se sono in salute?

Conclusioni e Stupidità

In conclusione, la cultura del lavoro sta attraversando una fase di profonda trasformazione (ma va?), caratterizzata da flessibilità, equilibrio tra vita professionale e personale, tecnologia innovativa e valorizzazione della diversità (mica vero). Comprendere queste tendenze e affrontare le sfide connesse può aiutare sia le aziende che i dipendenti a prosperare in un ambiente lavorativo sempre più dinamico e competitivo. Ma perché si usa sempre la competizione? (che non è malvagia se non si uccide il prossimo) la collaborazione dove è finita? Le stupidità le ho aggiunte in quasi tutti i paragrafi. Ma di sicuro la Costituzione Italiana andrebbe cambiata perché non è più fondata sul lavoro. Andrebbe fondata sulla Felicità!

Alessandro Valerio “cocioale”

SI può essere Anarchici e Sovrani?

SI può essere Anarchici e Sovrani?

Ciao.

Siamo legati al concetto che il Sovrano debba avere altri esseri umani come sudditi, collegato alla parola Monarchia della storia. Quando poi ci mettiamo anche la parola Individuale i nostri neuroni vanno in crisi e figuriamoci se ci aggiungiamo Anarchia.

In un mondo in costante cambiamento, la Crescita Evolutiva diventa un faro luminoso che ci guida verso la consapevolezza di noi stessi e della nostra capacità di plasmare attivamente il nostro destino.

La Auto-Sovranità rappresenta il potere e la responsabilità di essere padroni delle proprie scelte, di perseguire i propri obiettivi con determinazione e di vivere in armonia con i valori più profondi del proprio essere e del proprio ecosistema.

Ma se non sei il Re, il Papa (o chi non ha niente) ti adatti ad essere un suddito e ad credere che ci sia qualcuno, in qualche forma di governance (divina o di merito) che possa guidarti o più precisamente condizionarti tramite la tua educazione all’obbedienza o al Credo insegnato, che lui sa farlo e.. tu non vali un ca..o.

Iniziare con lo studio di se stessi, del proprio corpo Emotivo, Mentale e Fisico è fondamentale per non perdersi nella Spiritualità teorica e credulistica delle Religioni o Governance. Portandoci ad odiare di principio le regole o in opposto a diventarne un promotore senza cognizione di causa.

Con la propria venuta al mondo iniziamo un percorso fisico, emotivo e mentale, ma ci educano a sopprimere la nostra voglia di essere curiosi e ribelli, facendoci credere che l’anarchia è sbagliata (dipende se interiore od esteriore), invece mettere in discussione le nostre Credenze ci porta a riconoscere regole obsolete che creano Relazioni stantie e violente.

Se siete in un gruppo di Studio, iniziate con qualcosa e rimanete sempre vigili sulle vostre Buone Relazioni per comprendere il vostro cambiamento.


Sto leggendo un libro.. (ve lo consiglio “Anarchia Quotidina” di Stefan Molyneux) e la A.I. mi da questa sintesi:

  • Sicuramente! “Everyday Anarchy” di Stefan Molyneux è un libro che esplora il concetto di anarchia e il suo ruolo nella vita quotidiana. Ecco una sintesi dei principali punti trattati nel libro:
  • 1. **Definizione di anarchia**: Molyneux inizia definendo l’anarchia non come caos o mancanza di ordine, ma piuttosto come un’organizzazione sociale basata sulla libertà individuale e l’assenza di coercizione governativa.
  • 2. **Anarchia come principio di base**: L’autore sostiene che molte delle attività quotidiane sono basate sull’anarchia, come le transazioni commerciali, le relazioni personali e la creazione di comunità.
  • 3. **Critica al governo**: Molyneux esamina criticamente il ruolo del governo nella società, evidenziando le sue inefficienze, le sue violazioni dei diritti individuali e il suo monopolio sulla forza coercitiva.
  • 4. **Liberazione individuale**: L’anarchia quotidiana promuove l’idea di una maggiore libertà individuale, in cui le persone possono prendere decisioni consapevoli e autonomamente, senza l’ingerenza del governo.
  • 5. **Autodeterminazione e responsabilità**: L’autore sottolinea l’importanza dell’autodeterminazione e della responsabilità personale nell’anarchia quotidiana, incoraggiando le persone a prendere il controllo delle proprie vite e a essere responsabili delle proprie azioni.
  • 6. **Comunità volontarie**: Molyneux esplora il concetto di comunità volontarie, in cui le persone si associano liberamente per raggiungere obiettivi comuni senza coercizione esterna.
  • 7. **Visione positiva dell’anarchia**: Contrariamente alla rappresentazione negativa comunemente associata all’anarchia, l’autore presenta un’immagine positiva e costruttiva di un mondo anarchico in cui le persone collaborano, si supportano a vicenda e vivono in armonia senza la necessità di un’autorità centrale.
  • In sintesi, “Everyday Anarchy” di Stefan Molyneux propone una prospettiva sull’anarchia come principio guida per una vita basata sulla libertà individuale, responsabilità personale e cooperazione volontaria, sfidando le convenzioni sociali e il ruolo tradizionale del governo nella società.

 

Alessandro “cocioale” 

Un Nuovo Paradigma per la Gestione delle Identità Digitali

Un Nuovo Paradigma per la Gestione delle Identità Digitali

Le AI (Intelligenza Artificiale) e le SSI (Self-Sovereign Identity) sono “Buone o Cattive”?

Nel mondo sempre più digitale in cui viviamo, la gestione sicura e autonoma delle identità digitali è diventata una priorità. L’introduzione della Self-Sovereign Identity (SSI) sta cambiando radicalmente il modo in cui concepiamo e gestiamo le nostre identità online. Questa trasformazione è resa possibile dall’integrazione dell’intelligenza artificiale (IA), che gioca un ruolo cruciale nell’assicurare la sicurezza, la facilità d’uso e la gestione efficiente delle informazioni identificative. Come sappiamo il “Buono o Cattivo” nel linguaggio informatico non esiste, siamo noi Esseri Umani che diamo queste identificazioni morali.

La Self-Sovereign Identity in Breve: La Self-Sovereign Identity è un approccio decentralizzato alla gestione delle identità digitali. In contrasto con i sistemi tradizionali basati su autorità centrali, la SSI permette agli individui di possedere e controllare in modo completo le proprie informazioni identificative, riducendo il rischio di frodi, violazioni della privacy e accessi non autorizzati.

L’implementazione della SSI viene potenziata dall’introduzione di tecnologie avanzate di intelligenza artificiale. Vediamo delle caratteristiche:

Autenticazione Biometrica Avanzata:
L’IA consente l’implementazione di sofisticati sistemi di autenticazione biometrica, come riconoscimento facciale e impronte digitali. Questi metodi forniscono un livello di sicurezza elevato, riducendo la possibilità di accessi non autorizzati. Ma se noi creiamo un avatar che non esiste con l’AI, siamo certi che la sua privacy è protetta?

Analisi del Comportamento Utente:
Gli algoritmi di apprendimento automatico possono analizzare il comportamento online degli utenti, contribuendo a identificare eventuali anomalie che potrebbero indicare attività fraudolente. Questo miglioramento della sicurezza è cruciale per garantire l’integrità dell’identità digitale. Se il nostro comportamento Umano è talvolta schiavo dei nostri traumi, possiamo perdonarci se la sicurezza della propria identità cambia in base alla nostra volubile personalità?

Gestione Intelligente delle Autorizzazioni:
L’IA supporta la gestione intelligente delle autorizzazioni, consentendo agli individui di definire chi ha accesso a quali informazioni. Ciò promuove una maggiore privacy, garantendo che solo le informazioni necessarie vengano condivise con le parti interessate. Giustamente se io voglio mostrarti solo determinate informazioni, non lascio a te la possibilità di conoscere quelle che ti nascondo, limitando il vero contesto del confronto.

Automatizzazione dei Processi:
L’intelligenza artificiale rende i processi di gestione delle identità più efficienti, riducendo i tempi di verifica e semplificando le operazioni complesse. Ciò contribuisce a una migliore esperienza utente e favorisce l’adozione diffusa della SSI. Le automazioni sono una comodità sempre che il processo sia costruito bene, vedi il caso in cui si chieda i documenti a chi conosci perfettamente.

Sicurezza Potenziata:
La combinazione di SSI e IA aumenta significativamente la sicurezza delle identità digitali, riducendo il rischio di furto d’identità e frodi online. Ovviamente utile a meno che nel tuo cambiamento molecolare ed evolutivo non decida di darti un altro nome ogni volta che incontri una persona. Ci sarebbe un po’ di confusione, più libertà e meno sicurezza.

Rispetto della Privacy:
Gli individui godono di un maggiore controllo sulla propria privacy, decidendo quali informazioni condividere e con chi, mitigando le preoccupazioni legate alla raccolta e all’uso non autorizzato dei dati personali. Sempre parola importante è il Rispetto, sulla Privacy invece non dovremmo confondere dati comuni con dati sensibili, perchè se no dovrammo chiedere il permesso ad un amico di chiamarlo con il suo nome.

Semplificazione delle Transazioni Digitali:
L’uso dell’IA nella gestione delle identità digitali semplifica le transazioni online, accelerando i processi di autenticazione e riducendo la complessità associata alla verifica dell’identità. Cosa si intende per transazioni? Un trasporto di valuta? Spero sia anche considerato il trasporto della merce o servizio dato in cambio. Perché in nesso fondamentale è la decentralizzazione o centralizzazione, la mia moneta è mia o no? semplificare spesso vuol dire non averne il controllo.

Nonostante i notevoli vantaggi, l’implementazione della SSI e dell’IA solleva anche alcune sfide, come la necessità di standardizzazione, la sicurezza dei dati e la consapevolezza dell’utente. È essenziale affrontare queste questioni per garantire una transizione armoniosa verso questo nuovo paradigma di gestione delle identità digitali cestite dal proprio “Essere” e non dal proprio “Ruolo”.

La combinazione di Self-Sovereign Identity e intelligenza artificiale rappresenta un passo significativo verso un futuro digitale più sicuro, efficiente e rispettoso della privacy. Ma talvolta meno libero se non si conoscono questi strumenti e la padronanza di usarli. Sicuramente questo nuovo paradigma migliora la sicurezza delle identità digitali, ma pone anche le persone al centro del controllo delle proprie informazioni solo se ne conoscono i retroscena, ridefinendo il modo in cui interagiamo e ci identifichiamo nel mondo digitale in continua evoluzione.

Alessandro Valerio “cocioale”

Cosa vuoi fare nel 2024

Cosa vuoi fare nel 2024

Il Natale è passato (auguri) e di sicuro quando ti arriverà questa email sarà passato anche il capodanno, infatti le email le mando ogni primo del mese. Domanda: Siamo nel 2024 che vuoi fare? Quando ti fanno questa domanda la tua mente corre di solito a pensare cosa devi fare, non a cosa vuoi fare, perché? Perché ti fai del “male”? Siamo sempre presi dai doveri e dalle necessità. Ci alziamo la mattina e pensiamo subito a cosa “dobbiamo” fare. Da piccoli non abbiamo questo pensiero. Poi i genitori ci educano come sanno fare loro (non è una colpa), poi andiamo a scuola e ci condizionano alla cultura e società dove nasciamo e spesso imposta da chi è più intelligente (potente).

Ma tutte le credenze che abbiamo ricevuto possono essere cambiate, dipende da noi e solo da noi. Lo so che stai pensando che c’è un limite (non sei Dio). Vero, ma anche no. Infatti si dice: “Dio, concedimi la serenità di accettare le cose che non posso cambiare, il coraggio di cambiare le cose che posso, e la saggezza per conoscerne la differenza.” Nel macro cosmo la tua vita non finisce con la tua morte fisica, quindi fai del tuo meglio per evolverti per le prossime vite. Nel micro cosmo (cerchi più piccoli dove analizzare il contesto) tipo la tua vita fisica o periodi ed argomenti specifici, cerca comunque di fare sempre del tuo meglio con le credenze e la colture che hai ricevuto, anche se queste più avanti nel tuo percorso scoprirai sbagliate.

Anche io durante il mio percorso di vita ho fatto dei cambiamenti, e modificato credenze che ritenevo fondamentali. La parola Anarchia pensavo fosse negativa e rappresentasse il caos (dipende in che contesto). invece spesso rappresenta Libertà. Pensavo che al parola Speculazione fosse negativa e rappresentasse approfittarsi degli altri, invece mi può rappresentare il contadino che dispone la semina per un prospero raccolto (esempio). Credevo che il Maestro Gesù parlasse solo di spiritualità, invece parla di sesso e anche di denaro.! Insomma davanti a noi c’è un mondo nuovo da scoprire e uno vecchio da cambiare.

Nel 2023 mi sono dedicato (come da 13 anni) all’educazione finanziaria al Bitcoin e conoscere lo strumento denaro. Inserito sempre in un contesto Emotivo e Mentale. collegato sempre al nostro “vero corpo” i Chakra. Adesso le innovazioni tecniche sul Mondo Bitcoin stanno diventando sempre più veloci, nonostante tutte le varianti rimane sempre sicuro il bitcoin, ma per avere più velocità nelle transazioni si usa il Lightning Network ed altri ne nasceranno. Importante è però avere le “chiavi dei nostri soldi”… studia sempre le cose nuove. https://twimt.it/shop .. e non solo la moneta.

Ti lascio con l’augurio che tu sia sempre in Gioia!

Alessandro “cocioale” Valerio

il mio video: https://youtu.be/hHDe-CUmirc

 

Guernsey e gli effetti incredibili della piena sovranità monetaria

Guernsey e gli effetti incredibili della piena sovranità monetaria

di Davide Gionco

Guernsey e la sovranità monetaria

Guernsey è una isola che si trova nel Canale della Manica, di fronte alle coste nord-occidentali della Francia, oggi amministrativamente parte del Regno Unito.

All’inizio del XIX secolo, a causa delle guerre napoleoniche, il commercio di Guernsey era praticamente assente. La popolazione era in preda alla disperazione. Vi era molta disoccupazione, le difese militari per attacchi dal mare erano state distrutte. Praticamente non c’erano più strade. Gli edifici pubblici erano in rovina e mancava persino una nuova piazza del mercato in cui gli abitanti dell’isola avrebbero potuto scambiare i loro prodotti.
Il governo dell’isola non aveva la possibilità di finanziare le necessarie opere pubbliche mediante le entrate fiscali, in quanto ammontavano a sole 3’000 sterline l’anno, le quali venivano interamente utilizzate per sostenere le spese di ordinaria amministrazione e per il pagamento degli interessi sul debito pubblico, che ammontava a ben 19’000 sterline.

Non fu possibile ottenere prestiti in denaro, in quanto la situazione economica dell’isola era così depressa da non garantirne la restituzione. L’unico soggetto disposto a finanziare il governo richiese un tasso di interesse esorbitante ed insostenibile del 17% l’anno.

 

Ricorda molto la situazione dell’Italia di oggi, non vi pare?

 

Quando si dice “fare di necessità virtù”…

Fu avanzata l’idea che fosse lo stesso governo dell’isola ad emettere una propria moneta. Si sostenne che, essendo sia la manodopera che le materie prime disponibili sull’isola, era assurdo che i lavori non si potessero realizzare unicamente per la mancanza di denaro.

Quando le condizioni economiche di Guernsey peggiorarono ulteriormente, questa soluzione si rivelò con tutta evidenza l’unica possibile.

Nonostante diverse battute d’arresto e una iniziale opposizione i sostenitori della “moneta di stato” riuscirono a fare approvare la propria proposta. Nel 1816 furono quindi stampate 4’000 banconote da una sterlina e utilizzate per pagare gli interventi più urgenti.

Dopo avere constatato che questa modalità “atipica” di emissione di denaro, senza riserve d’oro o di altro genere come riserva, non aveva comportato alcun problema finanziario e che era stato ottenuto lo scopo di realizzare gli interventi più urgenti, per i successivi 20 anni il governo dispose la stampa di un totale di 80’000 sterline, le quali furono utilizzate per la costruzione della piazza del nuovo mercato, delle scuole in ogni comune dell’isola, di una rete stradale adeguata, per il restauro dell’antico Elisabeth College, ecc. Le banconote emesse venivano ritirate dal governo tramite la riscossione fiscale: canoni di mercato, dazi doganali, ecc,
Nel 1836, dopo 20 anni dalla prima emissione di “sterline di Guernsey”, erano state complessivamente incassate/ritirate dal governo dell’isola 55’000 sterline.

 

Nonostante il successo dell’iniziativa del governo locale e la soddisfazione della popolazione questa esperienza ebbe fine.

Già in seguito alla prima emissione di banconote del 1816 vi era stata una debole azione di opposizione locale, da parte delle persone che ritenevano che fosse pericoloso emettere denaro senza delle riserve in oro di garanzia. Tuttavia le maggiori pressioni provenirono dall’esterno.

Una forte opposizione provenne dalla vicina isola di Jersey. Gli abitanti di Jersey, invidiosi della prosperità di Guernsey che, nel 1819 ottennero dal governo della madrepatria inglese l’emissione di un ordine del Consiglio della Corona per il quale il Governo di Guernsey non avrebbe potuto stampare sterline per un ammontare superiore al proprio reddito senza il consenso di re Giorgio III. Il Governo di Guernsey, tuttavia, continuò le proprie emissioni, forte del sostegno della popolazione locale.

Negli anni successivi una più forte opposizione all’iniziativa del governo di Guernsey arrivò dalla comunità bancaria inglese. Sebbene a Guernsey non fosse presente alcuna banca (l’unica banca fosse stata chiusa 1810, a seguito dell’occupazione di Napoleone e della mancanza di interessi economici), i banchieri di Londra erano sempre più preoccupati di quanto accadeva nell’isola a causa del successo popolare della “sterlina di Guernsey”, che stava portando uno sviluppo economico senza precedenti dell’isola.

Nel 1827 che venne di nuovo aperta una banca privata nel l’isola, la quale iniziò ad emettere le proprie banconote che circolarono parallelamente a quelle emesse dallo stato. Due anni più tardi gli amministratori di questa banca denunciarono al governo di Westminster che il governo locale di Guernsey aveva oltrepassato superato i limiti imposti dall’ordine del 1819 dal Consiglio della Corona.

Il Consiglio della Corona scrisse al Governo di Guernsey per chiedere spiegazioni, tuttavia la risposta del governo locale fu ritenuta soddisfacente, per cui non furono intrapresi ulteriori provvedimenti.

Nel 1835 venne aperta a Guernsey una seconda banca, la quale iniziò ad emettere banconote in grande quantità concedendo prestiti a tassi di interesse molto convenienti, al punto da provocare un forte aumento dei prezzi dei prodotti locali ed un alto tasso di inflazione.

Nel 1836 l’isola fu invasa dal panico per l’eccessivo rincaro dei prezzi. Il Parlamento di Guernsey si riunì e delegò un comitato per discutere con le 2 banche dell’isola le misure necessarie per riportare la situazione sotto controllo. I membri di questa commissione non erano tutti d’accordo con l’emissione di banconote da parte del governo locale. Per questo motivo l’accordo raggiunto fu favorevole unicamente ai banchieri, i quali ottennero di dichiarare che le “sterline di Guernsey erano formalmente senza valore” e che il governo di Guernsey avrebbe convertito 15’000 sterline di Guernsey, non garantite da riserve in oro, in “vere sterline” emesse dalle banche locali, concesso mediante un prestito bancario al modico tasso di  interesse del 3%, ponendo fine ad ulteriori emissioni di banconote da parte del governo locale, ritenute la causa dell’eccessiva inflazione che aveva colpito l’isola. Nel contempo non fu posto alcun limite alle emissioni di banconote da parte delle banche messe in circolazione sotto forma di credito, in quanto garantite dalle riserve in oro.

 

Questa fu la fine di quello che era comunemente noto come il sistema “Market House”.

Nel 1914 il governo di Guernsey riprese le emissioni di proprie banconote, ma con il vincolo di garantirne l’emissione tramite depositi governativi presso le banche private, di fatto vincolandola alla sterlina ufficiale emessa dalla Bank of England.

 

Cosa ci insegna del “Market House” di Guernsey?

La finanza “ortodossa” non era in grado di fare nulla per risollevare l’economia di Guernsey dopo le devastazioni delle guerre napoleoniche. Il governo locale non poteva disporre dei fondi necessari per il rilancio economico dell’isola, in quanto né la tassazione, né le banche l’avrebbero potuta assicurare.
Quando fu adottata la soluzione di emettere localmente delle banconote, senza alcuna garanzia di riserve in oro, ma con il solo accorgimento di utilizzarle in cambio della realizzazione di opere di utilità pubblica e con la garanzia di spendibilità assicurata dalla riscossione di tasse locali nella medesima valuta, nel giro di 20 anni l’isola di Guernsey passò da una profonda depressione economica ad un livello di benessere che la rese famosa in tutto il Regno Unito.

Mediante l’emissione di moneta di Stato questo sviluppo economico avvenne senza aumentare il debito nazionale dell’isola (anche perché le banche inizialmente non intendevano concedere crediti al governo) e senza spese per interessi sul debito.

L’esperienza ebbe fine solo quando l’emissione eccessiva di banconote da parte delle banche private provocò una eccessiva inflazione e quando una ristretta commissione, composta da persone con ogni probabilità corrotte dalle stesse banche (mediante le banconote emesse da esse stesse) decise che l’inflazione era stata causata dalle emissioni di banconote governative.

Per la cronaca, successivamente alla “controriforma” del 1836 e fino al 1914 il governo di Guernsey raccolse in tasse più di 35’000 sterline solamente per pagare gli interessi sulle 15’000 sterline che nel 1836 erano state “prestate al modico tasso del 3%” al governo per convertire le “sterline senza valore” emesse dal governo locale”.

 

Coloro che si oppongono alla emissione di denaro diretta da parte dello Stato in genere evocano lo spauracchio dell’inflazione. Va invece ricordato come l’inflazione dipenda dalla quantità di denaro circolante nell’economia reale, quella utilizzata per la compravendita di beni e servizi, in relazione alla disponibilità di beni e servizi sul mercato.

Nel caso di Guernsey, quando lo Stato emise denaro la prima volta ci sarebbe potuta essere inflazione solo se ci fosse stata una carenza di materie prime o di manodopera. Ma non ci fu inflazione alcuna fino al 1836. Fino a quell’anno il governo locale aveva gradualmente e costantemente regolato l’emissione di biglietti in modo da finanziare le necessarie opere pubbliche non oltre la capacità lavorativa locale ed alla disponibilità di materie prime.

Solo nel 1836, in seguito all’azione delle 2 banche private, l’emissione di denaro divenne incontrollata, generando inflazione a causa di uno smisurato aumento della domanda privata di beni e servizi, che l’isola non era in grado di garantire.

 

Tale quantità non è determinata unicamente dalle emissioni statali, ma anche soprattutto dalle emissioni di denaro fatte dalle banche private quando fanno credito, le quali, non sottoposte ad un controllo pubblico, possono irresponsabilmente (o volutamente) creare fenomeni di inflazione o di deflazione.

E’ solo il caso di ricordare che attualmente il denaro creato tramite emissione di credito bancario rappresenta fra il 90 e il 95% del denaro che viene utilizzato nell’economia di mercato.

Ed è il caso di ricordare che la stragrande maggioranza del denaro oggi in circolazione non circola nell’economia reale, nella quale vengono misurare le variazioni di prezzo del “paniere dei beni e servizi” (dicesi tasso di inflazione), ma circola nell’economia finanziaria (titoli, fondi d’investimento, etc.), la quale è effettivamente iper-inflazionata a causa dell’eccesso di immissione di moneta creata dal sistema bancario privato. L’aumento incontrollato dell’economia finanziaria porta inevitabilmente allo scoppio di bolle speculative, con ulteriori gravi danni all’economia reale.

Liberamente tratto da libro:
« An example of communal currency, the facts about the Guernsey Market House »
di Joseph Theodore Harris

Carta Generalità TLT-ONU

Carta Generalità TLT-ONU

Oggi voglio parlare di libertà personale, tutti noi abbiamo una certa libertà, perché sappiamo che la libertà è molto importante, nessuno però vuole essere in pericolo (sicurezza), quindi anche la sicurezza è molto importante, sì, ma tutte e due insieme sono difficili da mantenere.

Ne parlavo con i miei amici TLTani, perché la maggior parte delle volte dico sempre per spiegate il Territorio Libero di Trieste che tutti i governi e le ambasciate sanno che Trieste non è sovranità italiana, tutto il mondo invece crede che Trieste è italiana, il che non è così, la sovranità è una cosa , la gestione da parte del governo è un’altra cosa.

Allora parlando con i miei amici dei TLT, abbiamo deciso di fare questa Carta di dichiarazione di Generalità, attenzione non sto parlo dell’Essere nella Legge Naturale, dell’autodeterminazione e della sovranità, ma parlo del Ruolo, cioè in questo caso sei il Cittadino, mettiti il “cappellino” da Cittadino e in questo momento stai facendo il Cittadino. il TLT in Italiano (il FTT in Inglese), c’è anche la Slovenia e la Croazia che sono comprese nel territorio.

Queste Carte di dichiarazione di Generalità che abbiamo deciso di fare, verranno utilizzate da chi si rivolge all’ONU, ovviamente dai “combattenti” (come li chiamo io gli esperti), chi riesce ad andare all’Onu a Ginevra per parlare (accreditamento), mostra comunque un documento e questo porterebbe “acqua al nostro mulino”). In qualsiasi momento un documento puoi anche non usarlo, nel senso che come sempre basta dichiarare le proprie Generalità, come dire la mia identificazione è questa, ma faccio sempre notare che i documenti sono comunque una comodità per la pubblica sicurezza e per un archivio nella comunità, perché noi siamo anche un numero, ovvio non solo un numero ma anche un numero.

E poi abbiamo deciso di “agire”, c’è l’esempio di una Scheda Dati da compilare e il modello di Carta Generalità, che è solo, ovviamente, per adesso in lingua Italiana per Nativi, gli autoctoni, i residenti, per quelli che vivono qui in TLT, ovviamente, nei confini della mappa, dall’ONU da Duino a Cittanova. L’altro giorno ne abbiamo parlato anche nel convegno, quindi libertà personale significa anche sapere queste cose e di cosa si parla, avere rispetto per chi è disposto a controllare (parola grossa) meglio a gestire e ad aiutare il cittadino nella comunità. Ma tutti dovrebbero sapere quali sono i loro diritti e doveri, che ovviamente non possono essere revocati. Il tuo dovere è respirare, aiutare il prossimo, far parte della comunità perché tu sei importante.

Allora ho deciso di metterlo in calendario, visto che domenica mattina sono lì per le Porte Aperte, giù a saletta in via delle Settefontane a Trieste.  Aggiungo anche queste informazioni, che si possono dare, dalle 9 alle 11. Quindi è interessante conoscere questo contesto che non è mai andato avanti. Tutto ebbe inizio nel 1947, dopo la guerra, dopo aver deciso di creare un territorio libero. Un territorio del genere non è proprio uno Stato-Nazione, ma una Nazione di territorio Libero aggregato all’ONU, insomma una popolazione c’è in Trieste e dal 1947 si è formata la Nazione.

Ecco, volevo raccontarvi di questo altro progetto che abbiamo fatto, per ridere faccio sempre l’esempio della tigre a cui mostro il mio documento (Legge degli Uomini) e gli dico che non può mangiarmi, ma se la tigre ha fame (Legge della Natura), vi assicuro che mi mangia lo stesso. le differenze sono tra il Diritto Naturale e il Diritto degli Uomini, comunque un documento è una comodità, questo non deve escludere il fatto che tu sei un Essere, non puoi nasconderti e dare un valore più alto in alcun modo ad un un documento, che è comunque importante.

Alessandro Valerio “cocioale”

La guerra verrà

La guerra verrà

La pace sia con voi, ma… La guerra verrà.

Ma se le Miss cercano tutte la pace nel Mondo, perchè noi non gli diamo retta? C’e stata una ragazza che volta alla domanda fatidica ha risposto “tanti soldi”, magari è stata educata male all’importanza del denaro, però almeno è stata sincera e genuina.

Come mai non riusciamo a debellare la Guerra nel Mondo? Dimenticatevelo. Non credo neanche si possa mai, è inutile pensare di eliminarla del tutto, però limitarla si può, dipende sempre da noi (esseri intelligenti) che ci evolviamo sempre di piu (anche se in questo periodo non sembra proprio).

Il paragone lo faccio sempre con il simbolo del Tao che non ha la parte bianca completamente bianca ma ha un puntino nero (e viceversa), come nel corpo maschile vi è l’emisfero femminile (e viceversa).

Lo stesso discorso lo possiamo fare sugli Strumenti che inventiamo e usiamo, le armi sono cattive? Il denaro è cattivo? Ovvio che no, dipende come lo usiamo noi. Ho messo questi due soggetti perchè sono legati all’uomo che li usa per avere il potere sugli eventi in sua difesa per la sopravvivenza (le armi) ma con il denaro no, non credo che se offri una bella cifra alla tigre che ti vuole mangiare perchè ha fame, lei accetterebbe. Credimi e non fare la prova reale!

Il potere con il denaro è solo una forma che abbiamo inventato noi tra di noi. Il pesce grosso mangia il pesce piccolo e l’uomo ricco mangia l’uomo povero. Ma l’uomo mangia perchè realmente ha fame? Non quella fisica di certo, ma quella egoica si.

Da questo ragionamento conoscendo l’egoismo del potere il denaro nel modo sbagliato di usarlo va a comprare armi che prima o poi devono essere usate per sfogare l’inflazione e l’aumento del costo della vita creato artificialmente dai potenti per tenerci succubi della povertà e ignoranza.

Capire come funziona l’economia del denaro e l’arte della guerra è stata resa sempre più difficile proprio per il poco rispetto che si ha per il Popolo Bue.

Alessandro “cocioale” Valerio

www.alessandrovalerio.com

 

Compra NFT >>> https://opensea.io/cocioale

Cosa ne pensi? Vuoi dire la tua opinione? Partecipa in Twimt.com ( calendario nel sito)

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Vi aspettiamo a Trieste per i Salotti, i Laboratori e le Conferenze anche online.

Ricordate che ad ogni evento potete ricevere le vostre Monete Triestine (portate lo smartphone se siete iscritti all’associazione e se siete Triestini).

Link importati per novità e cambiamenti sono il Calendario e lo Shop.

Lo Strumento Moneta

Lo Strumento Moneta

il Bitcoin vincerà…

 

Lo Strumento Moneta

Ho fatto un pensiero sul cambiamento veloce dello strumento moneta. Lavorando come al solito sulla ricerca della Evoluzione Cryptovaluta e collegandomi alle Monete Triestine che ho inventato con i nomi tradizionali locali (Pila, Bori e Fliche), ed osservando il cambiamento che le piattaforme fanno(subiscono) da parte dei poteri forti come Banche e Governi, ho notato che si stanno staccando sempre di piu dalle monete Fiat (Euro, Dollaro etc.)

ll ragionamento che ho fatto é tra la guerra di potere tra CBDC (america ed europa) e il suo contendente BRICS (Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica). Saranno ovviamente Moneta Programmabile (Blockchain) ma purtroppo Centralizzata perché chi ha il potere non vuole perderlo.

La piattaforma WX.exchange dove ho creato le Monete Triestine una volta accettava la valuta Fiat (tramite gateway) adesso non lo vedo piu la possibilità di comprare con euro. Perché? Semplice: Troppe regole, troppa burocrazia, troppa ..poca libertà. Vogliono il controllo sulle persone ecco perché il riequilibrio ha fatto nascere il Bitcoin.

Alessandro “cocioale” Valerio

Newsletter del 20230927 del https://ilcentrostudi.com

Si avvicina l’Evento

Si avvicina l’Evento

Qualcosa si muove dentro di noi…

Come tante volte che ci si prepara per fare qualcosa di nuovo o qualcosa che ci piace, i nostri corpi sottili si “eccitano”, forse anche semplicemente per andare a bere una birra con gli amici e ridere di ciacole poco importanti, oppure aver prenotato per un bungee jumping a rischio della nostra incolumità fisica. Ma se a qualcuno come me piace la ricerca, lo studio e la conoscenza (se volete anche consapevolezza) della vita e della cambiamento Evolutivo. Allora una semplice conferenza con chi ne sa di più e persone che si interessano dell’argomento fa venire l’eccitazione che avevi da bambino quando scoprivi qualcosa di nuovo.

Qualcosa inizia “dentro di te” già una settimana prima… “ascoltalo”.

Alessandro “cocioale”

https://twimt.it/shop/conferenza-la-scienza-della-liberta/

Newsletter del 20230901 del https://ilcentrostudi.com

Non gestiamo più Via Limitanea

Non gestiamo più Via Limitanea

Scusate il ritardo ma eravamo impegnati nei cambiamenti, la vita è piena di cambiamenti, ci fanno vedere meno “sicurezza” ma ci mostrano anche il bello della “libertà”…

Le sale in via Limitanea 4/b rimangono in gestione a Roberto, rivolgetevi a lui se volete affittare una sala, noi continuiamo con gli Eventi online e fisicamente in via Settefontane 3/a.

Comunque se ci serve per grandi Eventi ci serviremo anche noi da lui o in altri posti. 

Il Calendario è sempre aggiornato.

Annunciamo che presto ci sarà la conferenza (09 settembre) con Francesco Sani e la Legge Naturale, ore 15.30 Via delle Settefontane 3/a , rimanete in contatto per dettagli.

Purtroppo non abbiamo ancora la linea internet in via delle Settefontane 3/a, quindi alcuni Salotti saranno registrati a casa di Alessandro o di Ennio, oppure in luoghi pubblici, se la linea non va saranno solo in Zoom 

Come sempre i Salotti saranno suddivisi con il lunedi per la Libertà Personale (con La Legge Naturale per adesso), il mercoledi con la Liberta Finanziaria (ABC del Cashflow e Crypto) e il venerdi con la Libertà Emotiva delle meditazioni del  potenziamento Energetico di ProsperityNet. 

Bitcoin Trieste si aggiorna ed Andre si sta dedicando, stiamo provando il Merchandise (lo trovate come menu nello Shop Twimt) 

Partecipando fisicamente agli Eventi riceverete le Crypto Monete Triestine 

Porte Aperte al Centro Studi. Riunione aperta a tutti i simpatizzanti e soci sempre la domenica dalle 10 alle 11 in Via delle Settefontane 3/a (niente internet quindi proviamo lo Zoom dal cellulare).

Educazione Finanziaria. Per chi è pigro e vuole rimanere a casa si può sempre fare il Cashflow Game (quello che non ti insegnano a scuola) dal proprio computer i posti sono limitati ma ci si diverte (e si impara) sempre.

Link importati per novità e cambiamenti sono il Calendario e lo Shop.

Lo Staff e Alessandro Valerio “Cocioale”

Alessandro “cocioale” Valerio

Newsletter del 20230927 del https://ilcentrostudi.com