Cosa è la guerra? La guerra è un fenomeno complesso che ha segnato profondamente la storia umana. Essa è generalmente definita come un conflitto armato tra gruppi organizzati, che può coinvolgere stati sovrani, coalizioni o individui e si manifesta attraverso la violenza, la distruzione e la morte. Le sue origini possono essere rintracciate in vari motivi, che spaziano da dispute territoriali e conflitti economici a motivi religiosi e culturali.

Ma scomponiamola nella definizione di male e bene.

Nel suo significato tradizionale, la guerra è un conflitto tra stati o gruppi per risolvere controversie, spesso legate a interessi ideologici ed economici. Il termine “guerra” deriva dall’alto tedesco antico *werran*, che significa “mischia” o “confusione”. Questo riflette l’essenza disordinata e distruttiva della guerra, che porta con sé conseguenze devastanti. Ma spesso anche tra due individui o la coppia marito e moglie avviene una “guerra”

Le guerre possono essere precedute da periodi di tensione e crisi, durante i quali le parti coinvolte percepiscono l’incompatibilità dei loro obiettivi. Le cause scatenanti possono includere:

  • Controllo delle risorse: guerre per l’accesso a risorse naturali limitate, come acqua e combustibili fossili, oramai date anche dall’importanza che abbiamo dato al denaro.
  • Dispute territoriali: conflitti per la definizione dei confini tra stati, e lo si vede anche tra animali, il mio spazio è mio e li mi sento protetto.
  • Motivi religiosi o culturali: guerre di religione o conflitti etnici che possono sfociare in violenza, il mio Dio e più bello del tuo.

Le conseguenze della guerra sono devastanti e si manifestano in vari ambiti. Tra i più gravi effetti troviamo:

  • Perdita di vite umane: le guerre causano un numero incommensurabile di morti e feriti. Se sono loro che la creano, loro ne subiscono.
  • Distruzione: le infrastrutture vengono danneggiate o distrutte, portando a crisi economiche e sociali.
  • Traumi psicologici: le esperienze traumatiche della guerra lasciano segni indelebili sulla salute mentale delle persone, in particolare dei bambini, compromettendo il loro sviluppo futuro.

Oggi, la guerra si presenta in forme diverse rispetto al passato. I conflitti moderni sono spesso caratterizzati da:

  • Urbanizzazione dei conflitti: le zone di combattimento si sono ampliate e urbanizzate, portando a un aumento della violenza nelle aree urbane.
  • Uso di armi avanzate: le tecnologie moderne hanno reso i conflitti più distruttivi, con conseguenze devastanti per le popolazioni civili.
  • Interventi umanitari: le guerre contemporanee complicano l’accesso umanitario, rendendo difficile fornire aiuti a chi ne ha bisogno.

La guerra è una realtà complessa che continua a influenzare le società moderne. Comprendere le sue cause e conseguenze è fondamentale per cercare di prevenire conflitti futuri e promuovere la pace. La riflessione su come la guerra viene raccontata e percepita è essenziale per mantenere viva la consapevolezza delle sue implicazioni etiche e sociali. Ma una delle cose che si dimentica spesso e che il male esiste per ricordare di “andare” verso il bene.

Come demonizzarla definendo il Bene e il Male?

Il Demonio è rappresentato dal Male, che come ho detto prima non puoi eliminarlo, ma solo ridurlo, viene definito anche “separazione” e la guerra rappresenta la differenza tra due cose che creano conflitto. Ma la Natura come si comporta con le differenze? Talvolta le cellule si respingono ed altre volte si attraggono. Così ci siamo adattati anche noi a cicli alternati, ad essere in attrazione e talvolta in repulsione.

In questo periodo storico parlo spesso degli strumenti che l’Evoluzione ci dona come il Bitcoin (Blockchain) e la Sovranità Individuale (Autodeterminazione). Ma la cosa determinante è la crescita della conoscenza e a monte ovviamente più importante, della Coscienza.

Per demonizzare… bisogna trascendere!

Alessandro Valerio “cocioale”

 

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